Ogni individuo nasce con la predisposizione innata a ricercare nelle “figure più grandi, più forti, più sagge e più affettuose”, la vicinanza protettiva nei momenti di maggiore fragilità, vulnerabilità, pericolo o dolore. Questa predisposizione viene definita come sistema motivazionale interpersonale dell’attaccamento.
La ricerca di una figura di riferimento in grado di soddisfare la richiesta di tale vicinanza, permette di costruire legami profondi e duraturi. L’attaccamento riguarda ciascuno di noi e ci accompagna “dalla culla alla tomba” (Bowlby). Non è quindi, prerogativa esclusiva del bambino ma anche dell’adulto.
La storia di vita di ciascuno è caratterizzata da come le figure di riferimento si sono presi cura di noi nei momenti di dolore, pericolo e fatica. È da come siamo stati cullati, abbracciati e incoraggiati che è nata la nostra curiosità ad esplorare tutto quello che ci circonda ma soprattutto, il modo in cui abbiamo imparato farlo.
Sapere di poter contare su una base sicura da cui partire per il nostro viaggio di scoperta per poi, far ritorno in quel porto sicuro in cui ristorarsi nei momenti più difficili, ha permesso di sviluppare, dentro la maggior parte di noi, quella che viene definita come sicurezza dell’attaccamento. Tuttavia, non sempre la storia di vita della maggior parte di noi si è caratterizzata per la possibilità di sapere di potersi allontanare dalla propria base sicura per poi, ritornare nel proprio porto sicuro nei momenti di bisogno. È così, il modo in cui si sono presi cura di noi, diventa il più delle volte, il modo in cui abbiamo appreso a prenderci cura dell’altro.
Essere genitori è quindi, il mestiere più antico ma al tempo stesso il più difficile al mondo. Non c’è nessun manuale di istruzione rilasciato nel momento in cui si mette al mondo un figlio. Questo però non deve farci sentire scoraggiati perché la verità è che i figli stessi sono il manuale di istruzioni.
Bisogna solo imparare ad osservare quello che a volte, in modo impacciato, abbozzato o inappropriato stanno cercando di comunicare. I reali bisogni spesso sono celati al di sotto di ciò che traspare. La vita frenetica, la propria storia personale e le emozioni e le preoccupazioni che travolgono quotidianamente ogni genitore a volte, diventa un ostacolo nel cogliere quello che, già tutti i giorni, accade sotto gli occhi ma che non si riesce a vedere perché focalizzati su altro.
Essere genitore non significa essere un genitore perfetto. Essere genitore significa sapere che è possibile sbagliare ma che si può recuperare perché “non è mai troppo tardi!”.
Il Circolo della Sicurezza – Parenting (COS-P®) è un programma standardizzato di sostegno alla genitorialità ideato da Cooper, Hoffman, Marvin, Powell nel 1998 e pubblicato su JCCP nel 2006. Si basa su oltre cinquant’anni di ricerca sullo sviluppo delle relazioni genitori-figli (e/o adulto-bambino). Il protocollo è validato in tutto il mondo con prove di evidenza clinica ed il suo scopo principale è quello di prevenire i disturbi emotivi e relazionali di bambini e adolescenti.
Fonda le sue basi teoriche sulla Teoria dell’Attaccamento (Bowlby, 1988) sottolineando la predisposizione innata di tutti gli esseri umani a sentirsi protetti e di quanto, questo bisogno di sicurezza, sia incorporato nelle relazioni più significative. Il programma è pertanto concepito per offrire i principi chiave volti a garantire la sicurezza in modo supportivo.
L’obiettivo è aiutare i partecipanti a identificare quali sono le emozioni più critiche che i propri figli provano e di come queste possano interferire nel loro rapporto; inoltre, è utile per comprendere e decodificare tutti quei comportamenti che, il più delle volte, possono apparire tanto incomprensibili quanto disfunzionali, ma che in realtà sottendono ad un bisogno specifico. Il fine ultimo è valorizzare e rafforzare le competenze genitoriali di accudimento in modo da promuovere una relazione diadica più funzionale e sintonica.
Il programma COS-P® è un intervento di sostegno alla genitorialità suddiviso in 8 incontri di un’ora e mezzo ciascuno. Il corso viene proposto in modo standardizzato in modo da garantire un certo grado di fedeltà in tutto il mondo.
Si può applicare a singoli genitori, coppie di genitori oppure gruppi di genitori per un massimo di 8 partecipanti per gruppo.
È un programma di psicoeducazione che si avvale della tecnica del videofeedback vale a dire, vengono utilizzati alcuni video tratti dal DVD fornito direttamente dal circuito internazionale del Circolo della Sicurezza, con il fine di facilitare l’apprendimento dei vari concetti. L’obiettivo è quello di aiutare i partecipanti a sviluppare e sostenere la capacità di osservazione, evitando le interpretazioni che spesso possono essere fuorvianti.
Il programma COS-P® fornisce un ottimo sostegno alla genitorialità ed è indicato per tutti coloro che vogliono aumentare le proprie competenze genitoriali, in modo da capire meglio i bisogni del proprio figlio per potervi rispondere in modo adeguato. È stato pensato sia per il singolo genitore che per la coppia; inoltre, è adatto anche a genitori in attesa e genitori adottivi, insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, operatori sociali e educatori.
Porre le basi per un legame di attaccamento sicuro porta benefici concreti sia all’interno della famiglia stessa e sia all’interno di contesti educativi come la scuola e i servizi dedicati all’età evolutiva.
Sensibilità, sintonizzazione e responsività sono gli ingredienti necessari per accogliere tutti i bisogni di bambini e adolescenti e creare così, relazioni sicure.
Bowlby J., Una base sicura, Milano, Raffaello Cortina Editore, 1989.
Montano A., Rubbino R., Massolo A.C., Siamo qui per te. Come costruire un attaccamento sicuro dalla gravidanza ai quattro anni, Erikson, 2019.
Powell B., Cooper G., Hoffman K., Marvin B., Il circolo della sicurezza. Sostenere l’attaccamento nelle prime relazioni genitore-bambino, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2016.
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