“Halloween è il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall’oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata a vedere solo un certo percorso, una piccola occhiata verso quell’oscurità”, Stephen King.
Dolcetto o scherzetto? Con le lanterne di zucca accese, Halloween porta con sé una luce misteriosa nell’oscurità dell’autunno. Un’atmosfera magica di misteri, travestimenti spettrali e dolcetti incantati. Nel corso della storia, creature mostruose, castelli infestati, streghe malefiche e leggende inquietanti hanno esercitato un irresistibile richiamo su grandi e piccini. Ma perché?
La paura, emozione primordiale, è il nostro baluardo contro pericoli inaspettati, contro situazioni potenzialmente dannose per la nostra sicurezza. Eppure, esiste anche una diversa dimensione della paura, quella che cerchiamo deliberatamente nonostante tutto. C’è chi avverte il bisogno costante di sperimentare stimoli nuovi ed emozioni capaci di esorcizzare le sue paure latenti, come quelle legate alla perdita, all’impotenza o all’abbandono.
È proprio per questa ragione che a volte ci piace consegnarci all’oscurità di un film horror, al mistero di un romanzo giallo o ci lasciamo catturare dal fascino delle narrazioni di streghe e fantasmi. In altre parole, questa tensione emotiva ci fa sentire vivi.
Halloween ci offre l’opportunità di esplorare e affrontare le nostre paure in modi unici e stimolanti.
Attraverso l’empatia, quando guardiamo un film horror ci immergiamo nelle vite dei personaggi e sperimentiamo le loro paure più grandi. Questa connessione emotiva ci aiuta a comprendere meglio le reazioni umane alla paura e ci insegna a gestire le nostre emozioni in situazioni spaventose. Prendiamo ad esempio il celebre film “L’Esorcista“. Questa pellicola del 1973 ha spaventato e affascinato il pubblico di tutto il mondo, presentando la storia di una giovane ragazza posseduta da un demone. Il film mette in luce il terribile conflitto tra il bene e il male e mette in discussione la nostra stessa fede e il nostro concetto di realtà. Dall’esperienza dei personaggi impariamo a comprendere meglio le forze oscure della psiche umana e ad esorcizzare la paura di ciò che non possiamo spiegare.
Anche la letteratura è un potente veicolo per esplorare le nostre paure interiori. “It” di Stephen King ci ha presentato la paura in forma di un clown malefico chiamato Pennywise. Il libro non si limita a spaventarci, ma ci fa anche affrontare le nostre fobie e preoccupazioni più nascoste. La lettura ci consente di immergerci nelle menti dei personaggi coinvolti, scoprendo le loro ansie e i loro traumi psicologi. Ciò che è particolarmente efficace è il modo in cui il libro ci fa sentire meno soli, rendendo evidente che la paura è un’esperienza umana condivisa.
Non solo film e libri. Serie come “American Horror Story” offrono uno spettro completo di paure, dalle più comuni alle più bizzarre. In questa seria seguiamo le avventure dei protagonisti mentre affrontano sfide spaventose, e il fatto di farlo settimana dopo settimana può aiutarci a vedere come affrontano e superano le loro fobie nel tempo. Le dinamiche familiari e le relazioni si intrecciano con gli elementi soprannaturali, offrendoci preziose lezioni di resilienza, lotta e adattamento.
Insomma, ad Halloween di opportunità per affrontare le nostre paure attraverso film, libri e serie TV ce ne sono molte. Quindi, mentre indossate il vostro costume e andate a caccia di dolcetti, pensate anche che, oltre a divertirvi, queste storie spaventose vi aiuteranno ad esorcizzare la paura e a diventare più forti e consapevoli. Buon Halloween!