«Ciao Codacons, guarda come mi diverto!».
Quello tra il Codacons e Fedez è uno scontro che sembra destinato a non avere fine. Dopo anni di accuse reciproche, frecciatine sui social, esposti e querele, il conflitto è stato intonato persino sul palco dell’Ariston. In uno degli ultimi “duelli”, il Codacons aveva richiesto alla Rai di escludere il rapper dal Festival di Sanremo. Fedez, invece, non solo è salito sul palco ma ha salutato ironicamente il Codacons. Per il cantante il microfono è stato, ancora una volta, un potente strumento di libertà di pensiero ed espressione.
Quanti, in 73 anni di storia del Festival, hanno invocato la libertà di espressione? Tantissimi. Ognuno a suo modo, ognuno con le proprie note, ognuno con le proprie battaglie.
Tra irriverenze e provocazioni, Rosa Chemical quest’anno ha puntato tutto sul suo personale inno al nostro Paese. Con il brano Made in Italy, il cantante racconta di fluidità e amore libero. Il testo, come lui stesso ha raccontato, «mette in primo piano l’amore, il sesso, la libertà, il poliamore, l’uguaglianza, il rispetto. Nasce per dare parola a tutti, per dare una voce». I temi al centro di Made in Italy sono per certi versi ancora un tabù in Italia. Così, con le sue strofe “trasgressive” e accattivanti, Rosa Chemical ha lanciato un messaggio di libertà invitando tutti, compresi i tanti movimenti politici che lo hanno criticato, ad abbracciare la diversità in tutte le sue sfumature.
Mr.Rain, con coraggio, ha portato sul palco il tema della salute mentale. Supereroi è il racconto di una caduta, di fragilità e debolezze. Il suo brano commuove per la sua capacità di comunicare la paura di trovarsi in un momento buio e di chiedere aiuto. Quella stessa paura che congela ed impedisce di accogliere una mano amica o esperta che possa offrire una via di fuga dal caos.
«A volte chiedere aiuto ci fa paura,
ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna».
In un mondo di pregiudizi, vincoli e schemi, la musica è una delle più potenti forme di libertà di espressione. Un modo per evadere dalla routine quotidiana ma anche, e soprattutto, di difendere i diritti umani, incitando alla protesta e al cambiamento.
Anche la 73esima edizione del Festival di Sanremo, con i suoi artisti e le sue voci, ha portato a casa delle piccole ma significative vittorie di civiltà.